Come scrivere per il web in 6 passaggi

Come scrivere per il web

In questo articolo vi darò indicazioni su come scrivere per il web e i 6 passaggi fondamentali da seguire per realizzare contenuti di qualità. Dietro ad ogni post che scrivo ci sono ore di studio e ricerche. Ogni articolo è come un viaggio: a volte l’esplorazione si svolge in un territorio già in parte noto, altre volte in zone completamente nuove e tutte da scoprire. Mi avvicino ad un nuovo articolo con curiosità e passione per darmi e darvi l’opportunità di approfondire e sviluppare temi di cui mi occupo quotidianamente.

Tuttavia, per realizzare contenuti di qualità è necessario combinare l’aspetto più creativo e appassionante della scrittura con un metodo di lavoro preciso e rigoroso. La realizzazione di un post utile ed efficace è infatti frutto di un processo di progressiva scrematura e perfezionamento dei contenuti.

Le fasi di sviluppo di un articolo per il web

Per questo la stesura di un articolo per il web si articola in più fasi successive che devono integrarsi in modo armonioso per la buona riuscita del lavoro. In questo articolo desidero quindi offrirvi una piccola guida su come scrivere articoli per il web, sulla base della mia esperienza diretta di addetta ai lavori.

1. Ricerca e selezione delle informazioni e verifica delle fonti

La fase preparatoria di qualsiasi contenuto di qualità consiste nella ricerca e selezione delle informazioni e nella verifica dell’autorevolezza e attendibilità delle fonti. In questa fase consulto diverse fonti e materiali dedicati all’argomento, controllando in modo capillare l’attendibilità di dati e informazioni.

Visione d’insieme: panoramica dei dati disponibili

Nella fase di ricerca è come se guardassi dall’alto un’ampia area del territorio che desidero esplorare per avere una visione d’insieme. Mi avventuro nell’argomento da trattare con la guida di una mappa mentale fluida e dai contorni modificabili. Questo tipo di mappa deve permettermi di identificare rapidamente le informazioni più significative, senza tuttavia impedirmi di cogliere aspetti e prospettive nuove.

Messa a fuoco e zoom-in sui dati: identificazione delle informazioni utili e autorevoli

A questo punto seleziono e metto a fuoco le zone che desidero conoscere meglio. Mi avvicino quindi sempre di più a quei temi per valutare se quello che vedo e le convinzioni che mi sono fatta sono avvallate da dati e prove affidabili.

Attenzione ai bias cognitivi!

Lavorando nel campo della comunicazione da anni, mi accorgo infatti di avere spesso bias cognitivi quando leggo informazioni legate a questi temi… Reazioni automatiche del tipo “Ah sì conosco bene questo argomento, posso immaginare cosa dirà l’articolo…”, “Non credo ci sia molto di nuovo all’orizzonte su questo tema…” etc.

Credo non ci sia bisogno di sottolineare che preconcetti e mappe mentali troppo rigide non aiutano né l’esplorazione né la successiva fase di analisi… Di conseguenza non contribuiscono nemmeno alla successiva realizzazione di contenuti originali e di qualità.

Per questo motivo, nella fase della ricerca e selezione delle informazioni la mappa deve subire trasformazioni più o meno significative e ridefinirsi in modo appropriato. Questa è infatti la base di qualsiasi processo di apprendimento.

2. Analisi dei dati

Dopo aver messo a fuoco i dati che desidero approfondire e dopo averne verificato l’attendibilità, passo alla fase di analisi. Durante questa fase, seziono e scompongo i contenuti selezionati e cerco le interconnessioni tra i diversi aspetti.

3. Identificazione dei concetti chiave

Grazie alla fase di analisi, sono in grado di individuare i contenuti centrali e i concetti principali da cui partire per sviluppare le diverse sezioni dell’articolo. Questa fase mi permette anche di identificare quei concetti di base che userò in un momento successivo per la ricerca delle parole chiave durante il controllo SEO e l’ottimizzazione per i motori di ricerca.

4. Progettazione della struttura e gerarchia dei contenuti

A partire dai concetti principali, è quindi possibile definire la struttura dell’articolo e la gerarchia dei contenuti. In questa fase suddivido e organizzo i contenuti centrali in paragrafi, titoli e sottotitoli in base alla progressione logica e argomentativa.

5. Revisione stilistica, sintattica e grammaticale e controllo dei link

Nelle fasi conclusive di stesura dell’articolo, mi occupo della revisione stilistica, sintattica e grammaticale dei contenuti e del controllo di link e permalink. In questa fase, scompongo il processo di revisione e content editing in sottocategorie ed effettuo un controllo capillare per ogni singolo aspetto in momenti diversi.

Per esempio, posso partire dalla ricerca di refusi ed errori di battitura, per poi concentrarmi sulla verifica e correzione degli errori grammaticali e successivamente sugli aspetti sintattici. In questa fase è inoltre fondamentale fare un controllo di tipo stilistico e adattare linguaggio, tone of voice e stile comunicativo al profilo dei lettori a cui ci si rivolge.

Consiglio inoltre di ripetere più volte e in momenti diversi la revisione dei singoli aspetti sopra indicati per ridurre il rischio di sviste ed errori in questa fase così delicata. L’ideale è fare ricontrollare i testi da una persona diversa dall’autore, con competenze di content editing e proofreading. La credibilità dei contenuti e dell’autore potrebbe infatti essere messa in discussione da refusi, link non funzionanti o altri errori grossolani. Queste sviste, apparentemente di poco conto, potrebbero minare l’efficacia degli sforzi fatti.

6. Ottimizzazione per i motori di ricerca e controllo SEO

La sesta fase è decisiva per il successo e la visibilità dell’articolo sul web e per il suo posizionamento sui motori di ricerca. Come abbiamo visto, l’ottimizzazione per il web e il controllo SEO iniziano in realtà a svilupparsi già a partire dalla fase 3.

A partire dall’identificazione dei concetti e delle categorie principali dell’articolo è infatti possibile ragionare sulle parole chiave (keyword) più usate dagli utenti per ricercare quegli argomenti sul web. Grazie alle parole chiave è inoltre possibile definire tag, snippet, slug per i motori di ricerca.

Ma l’identificazione e l’utilizzo delle keyword all’interno dell’articolo insieme alla creazione di tag, snippet e slug non sono le uniche attività di questa fase. Prima della pubblicazione, è infatti necessario fare un’ulteriore revisione e ottimizzazione dei contenuti in chiave SEO per renderli facilmente fruibili e leggibili sia dagli utenti che dai motori di ricerca. Questo prevede la semplificazione e riorganizzazione di struttura e contenuti attraverso tecniche e strumenti presenti nella cassetta degli attrezzi di specialisti SEO e SEO copywriter.

Quest’ultima e importante fase differenzia e contraddistingue lo sviluppo di un articolo destinato al web rispetto ad altre tipologie di contenuti testuali. È quindi fondamentale curarla con attenzione per poter dare maggiore visibilità ed efficacia possibile al messaggio che vogliamo trasmettere.

Quali sono gli aspetti a cui prestate più attenzione in un testo pubblicato sul web? Quali caratteristiche vi attirano e vi invogliano a proseguire la lettura e quali elementi vi spingono invece ad interromperla?

Francesca Sorrentino

Sono affascinata dalla comunicazione a 360° e dal suo impatto sulla nostra comprensione della realtà e sulla nostra capacità di trasformarla. Content writer, digital creator, web editor e blogger: mi occupo di copywriting e content editing per diversi canali di comunicazione, con particolare attenzione al web e alle attività di ottimizzazione in ottica SEO. Web e content marketing sono infatti il fulcro del mio lavoro. Ma scrittura creativa e comunicazione online sono anche le mie grandi passioni, insieme al counseling e alla psicologia della comunicazione. Le competenze grafiche e la conoscenza approfondita di WordPress mi permettono inoltre di gestire progetti di comunicazione online e offline complessi, integrando comunicazione testuale e visiva.

Potrebbero interessarti anche...