Categoria: Psicologia della comunicazione

Psicologia della ComunicazioneIn questa sezione del blog pubblicherò articoli dedicati alla psicologia della comunicazione. Mostrerò come i meccanismi di comunicazione usati nelle relazioni interpersonali e nel business possono svilupparsi in modo etico o manipolatorio. Allo stesso tempo offrirò strumenti per riconoscere tali meccanismi e gestirli in modo attivo e consapevole.

Psicologia della comunicazione: cos’è

La psicologia della comunicazione analizza i processi che regolano la comunicazione tra individui e le interazioni fra gli stessi. Questa disciplina è complementare alla psicologia sociale e alla psicologia cognitiva.

I due aspetti fondamentali della comunicazione: contenuto e relazione

In ogni forma di comunicazione sono presenti due aspetti: il contenuto della comunicazione e l’aspetto relazionale. Il contenuto stabilisce “cosa” viene comunicato, la relazione stabilisce “come” si comunica.

La parte più consapevole della comunicazione è la parte verbale, mentre la parte spesso inconscia della comunicazione è legata all’aspetto relazionale e al linguaggio non verbale.

Le dinamiche della comunicazione

Comunicare significa “condividere con altri”. La comunicazione è quindi un’attività che coinvolge sia aspetti psicologici che sociali.

La comunicazione consiste infatti nello scambio di informazioni tramite segni visivi, uditivi o percettivi. Per essere efficace, emittente e ricevente devono intepretare e comprendere tali segni allo stesso modo.

Questo significa che la comprensione è l’elemento imprescindibile per testare l’efficiacia di una comunicazione. Quando è supportata da un’autentica comprensione, la comunicazione spinge all’azione e al cambiamento. Il valore di una comunicazione si misura quindi dalla risposta e dalla qualità delle azioni che ne derivano.

Così fan tutti: il conformismo sociale

Così fan tutti: il conformismo sociale

Tutti sappiamo cos’è il conformismo sociale e il “così fan tutti”… ma quanti riescono a valutare con lucidità quanto spazio e potere concedergli? In quanti capiscono in che misura plasma la nostra vita, scelta dopo scelta?

Il conformismo sociale ci segue come un’ombra durante le nostre giornate. Ogni volta che osserviamo una situazione, giudichiamo un comportamento o prendiamo una decisione.

Come esseri umani siamo conformisti naturali. Questo soddisfa bisogni primari, come avviene in parte nel mondo animale. Primo tra tutti il bisogno di essere accettati dal gruppo. Questo aumenta infatti le nostre possibilità di sopravvivenza, soprattutto in contesti ostili o in momenti critici.

Ma fino a che punto la nostra naturale indole conformista è in grado di manipolare la realtà e compromettere la nostra capacità di giudizio? 

Hate speech: il linguaggio dell'odio

Hate speech e narcisismo: le forme della disconnessione

Nel suo uso più comune, l’espressione inglese hate speech (incitamento all’odio) fa riferimento a espressioni, soprattutto verbali, che comunicano violenza e disprezzo verso alcune categorie di individui o minoranze. L’hate speech ha spesso come bersaglio gruppi o soggetti con precise origini etniche, orientamenti politici, credenze religiose e inclinazioni sessuali. Ma non si limita a questi casi e può essere usato per qualsiasi persona o gruppo che venga ritenuto “meritevole di disprezzo”. Chi lo utilizza si percepisce come del tutto distinto e separato da coloro a cui rivolge queste espressioni. Come potremmo infatti percepire una qualsiasi connessione tra noi e ciò che vorremmo distruggere?

Il potere della parola scritta: la scrittura empatica

Il potere della parola scritta: la scrittura empatica

La scrittura empatica supera le barriere naturali della comunicazione scritta per creare un legame con il lettore. La sensazione di vicinanza che si sviluppa attraverso questa forma di comunicazione consente di connettersi con chi legge e mantenere la sua attenzione. Questa connessione apre un canale per trasmettere messaggi che possono far riflettere e innescare un cambiamento. Oltre il tempo e lo spazio.

Obbedienza all'autorità: l'esperimento di Milgram

Manipolazione e obbedienza: l’esperimento di Milgram

L’esperimento di Milgram è un esperimento di psicologia sociale condotto per la prima volta nel 1961 dallo psicologo americano Stanley Milgram, da cui prende il nome. Obiettivo dell’esperimento: studiare il comportamento di soggetti ai quali una figura autoritaria, nel caso specifico uno scienziato, ordina di eseguire azioni in conflitto con i propri valori etici.

Il linguaggio del limite_ragazza alla finestra

Il linguaggio del limite

Il Covid 19 sta creando nuovi linguaggi e forme espressive. Il linguaggio del limite segna il passaggio dalla libertà sconfinata a una vita recintata anche nel nostro modo di comunicare. I cambiamenti nel rapporto tra senso del limite, libertà e legittimazione di comportamenti individuali e collettivi si imprimono nel nostro modo di parlare. Dal linguaggio del limite si sviluppa una nuova narrativa del confine che plasma la nostra visione del mondo. Coprifuoco, zona rossa, chiusure forzate, restrizioni agli spostamenti, limiti orari, quarantena, lock-down. Con le restrizioni legate al Covid 19, il linguaggio del limite si fa largo in un orizzonte mentale che sembrava avere ben pochi confini. No limit, all you can eat, giga illimitati, mercato libero, duty free, all...

Manipolazione lingustica: tecniche e strategie

La manipolazione linguistica: tecniche e strategie – II parte

In questo secondo articolo dedicato alla manipolazione linguistica, vi presenterò alcune tecniche e strategie per influenzare l’opinione pubblica usate dai mezzi di informazione e nei dibattiti politici . 1. Frasi in forma negativa Per capire la potenza di questa tecnica di manipolazione linguistica, proviamo a percepire l’impatto che hanno su di noi due frasi che esprimono lo stesso concetto, ma una in forma positiva e la seconda in forma negativa. «Luca è innocente» «Luca non è colpevole» Anche se da un punto di vista logico le due frasi sono equivalenti, di fronte alla seconda frase siamo più portati a dare una valutazione negativa di Luca. Questo avviene perché la nostra mente elabora con maggiore difficoltà una frase in forma negativa...

La manipolazione linguistica: tecniche e strategie - I parte

La manipolazione linguistica: tecniche e strategie – I parte

Sai riconoscere la manipolazione linguistica, ovvero le tecniche e le strategie per influenzare le decisioni e i comportamenti altrui attraverso le parole? Gli stratagemmi su cui si basa la manipolazione linguistica generano forme di condizionamento sottili, ma molto efficaci. Nonostante ciò, nella vita di ogni giorno siamo spesso convinti di decidere in totale autonomia e di riuscire a riconoscere condizionamenti e tentativi di manipolazione… Ma è davvero così?

Manipolazione: come riconoscerla e come difendersi

Manipolazione: come riconoscerla e come difendersi

Manipolazione: come riconoscerla e come difendersi in modo efficace? Qual è la differenza tra manipolazione e persuasione? Perché consideriamo la manipolazione psicologica negativa e quali danni può produrre in chi la subisce? In questo articolo, che sarà il primo di una serie di contenuti dedicati al tema della manipolazione psicologica, risponderò a queste domande e vi darò una panoramica generale sull’argomento. Presenterò inoltre la prima delle tecniche di manipolazione da cui desidero mettervi in guardia: la “doppia costrizione” o double bind. Manipolazione: significato Ma cos’è la manipolazione mentale? Quando ho bisogno di definire concetti articolati e complessi, come in questo caso, cerco di partire subito con una spiegazione chiara e sintetica. Sul dizionario Treccani, tra le definizioni di “manipolazione” troviamo:...